Maestro Spazzacamino

Spazzacamino (spasacami')

In ogni epoca il fuoco che arde nel camino ha sprigionato un’atmosfera capace di catturare la fantasia umana.
Il camino, tuttavia, deve funzionare in condizioni ottimali e per questo esisteva una figura professionale che si prendeva cura della manutenzione del camino anche al fine di evitare l’incendio dello stesso e di conseguenza dell’abitazione.
Infatti, già anticamente, nel periodo dei comuni e delle vicinie, esistevano in Valle Camonica (Lombardia prov. Brescia) i soprastanti al fuoco.
Per comprendere le loro mansioni indichiamo, ad esempio, due capitoli del 1747, dettati per loro dalla vicina di Esine:
1.Che li soprastanti al foco che sono di presente, e che di anno in anno dalla vicinia verranno eletti, siano tenuti far le visite di tutte le case della terra e territorio di Esine una volta all’anno, ed ogni qualvolta verran ricercati dalli vicini, o da qualche persona.
2.Che trovando in qualche casa grave ed evidente pericolo di incendio, siano tenuti con buone e dolci e benigne parole di persuasione, persuadere li padroni di dette case seu delinquenti distruggere affatto tale pericolo.
Lo spazzacamino entrava in casa facendo rintronare il pavimento battendo le grosse scarpe. Pareva che già conoscesse dove si trovavano la cucina ed il camino con la gola oscura da spazzolare, tanta era la sua disinvolta sicurezza.
Come facesse ad arrampicarsi agevolmente all’interno della stretta canna fumaria era un suo segreto; era solitamente accompagnato da un giovane aiutante che si prestava ad effettuare la prima pulitura salendo verso l’alto.
Lo spazzacamino saliva sul tetto della casa e calava attraverso il comignolo la corda alla quale era appeso un groppo “graffio”formato di lamelle di ferro e con tale arnese le pareti della canna fumaria venivano accuratamente raschiate, mediante un movimento alternativo, e pulite dalla fuliggine.
Questa caratteristica figura con ampi calzoni di velluto, con grossi scarponi e giacca larga, col cappello a larghe tese calato sugli occhi e con gli arnesi in spalla non sarà altro che un ricordo di un tempo passato.


Tratto da: I mestieri Camuni di una volta di E. Bonarda e G.B. Zanotti
Edito da: L’Assopadana/Claai